UNA VITA SCELLERATA (1989)

UNA VITA SCELLERATA (1989)

Anno 1989

Paese Francia, Germania, Italia

Durata 270 minuti

Genere Biografico

Regia Giacomo Battiato

Attori Wadeck Stanczak, Sophie Ward, Pamela Villoresi, Maurizio Donadoni, Lorenza Guerrieri, Ennio Fantastichini, Amanda Sandrelli, Antonino Iuorio, Ben Kingsley, Valentina Lainati, Jean-Paul Muel, Florence Pernel, Bernard-Pierre Donnadieu, Luigi Di Fiore, Armando Bandini, Sara Bertelà, Gianluca Valerio, Tony Vogel, Max von Sydow

Data uscita N.D.

Fotografia Dante Spinotti

Montaggio Elisabeth Couque, Claudio Di Mauro

Musica Franco Battiato

Sceneggiatura Vittorio Bonicelli

Trama
Nel XVI secolo il grande artista fiorentino Benvenuto Cellini, uomo violento e impulsivo, vive un’esistenza drammatica e avventurosa, soggiornando in molte città italiane e poi in Francia, spinto dalla necessità di trovare dei sovrani per cui lavorare, ma anche per sfuggire alla punizione della legge, essendo spesso accusato di risse, ferimenti e uccisioni. Negli anni della maturità egli vive a Firenze, con la fedele serva-amante Fiore, ed è al servizio di Cosimo I dei Medici, per il quale vuole fondere in bronzo una grande statua di Perseo. Ma il duca è indeciso, mentre l’artista è impaziente di realizzare quest’opera, dalla quale si attende la gloria. Egli ripensa intanto al suo passato, da quando, giovanissimo e già celebre orafo, vive a Roma alla corte di papa Clemente VII, per il quale realizza opere preziose. Ma mentre svolge la sua attività artistica, Benvenuto si dedica a molte avventure amorose con dame e popolane, e si batte con molti nemici, invidiosi del suo successo, indispettiti dalla sua insolenza. Durante il sacco di Roma del 1527 Cellini partecipa coraggiosamente alla difesa contro gli invasori, e uccide con un colpo d’archibugio il Connestabile di Borbone, comandante delle truppe che attaccano Castel Sant’Angelo. In seguito, morto Clemente VII, viene eletto papa Paolo I, il quale fa imprigionare Benvenuto proprio in Castel Sant’Angelo, perché lo sospetta ingiustamente di aver rubato dell’oro, ed egli diventa amico del Castellano, uomo bislacco, che ha la fissazione di riuscire a volare come un pipistrello. Cellini riesce poi a fuggire, calandosi dalle mura, ma cade e si rompe una gamba, perciò viene riacciuffato e chiuso in un’orrida segreta, finché viene liberato dal re Francesco I, che lo conduce con sé in Francia, dove gli fa eseguire la celebre saliera d’oro. Dopo aver assistito al suicidio dell’amico Rosso Fiorentino, Benvenuto torna a Firenze, alla corte di Cosimo, dove appunto ora è in attesa di realizzare il suo Perseo. Finalmente il duca acconsente, e Cellini si dedica con entusiasmo alla difficile fusione: è il trionfo. Il suo capolavoro è collocato nella loggia dei Lanzi, ma l’artista dovrà attendere 10 anni che Cosimo si decida a pagarlo.

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