Tua per la vita (1954)
Tua per la vita (1954)
Anno 1954
Paese Italia
Durata 92 minuti
Genere Drammatico
Regia Sergio Grieco
Attori Anna Arena, Gaby André, Andrea Aureli, Pina Bottin, Walter Clift Luce, Dhia Cristiani, Mariliana Delli, Aldo Fiorelli, Renato Malavasi, Maria Grazia Monaci, Ornella Moreno, Valerio Poggi, Andrea Petricca, Luisa Rivelli, Armando Romeo, Hedda Linton, Gérard Landry, Ettore Manni, Nora Visconti
Data uscita N.D.
Fotografia Vincenzo Seratrice
Musica Luciano Zucchieri, Armando Romeo
Sceneggiatura Sergio Grieco, Mario Caiano, Carlo Veo, Nicola Manzari
Trama
Marisa, direttrice di laboratorio di una casa di alta moda, s’innamora segretamente di Marco, che lavora come disegnatore di modelli nella stessa casa. I loro rapporti sono improntati a grande riservatezza e Marisa non lascia trasparire i propri sentimenti, sperando tuttavia nel futuro. Ella rimane quindi dolorosamente sorpresa quando Marco le confida di amare la sorella minore di lei, Diana, ch’egli si ripromette di sposare al suo ritorno da Parigi. Diana, molto diversa per indole dalla seria Marisa, ha condotto una vita libera ed indipendente. Essa ha avuto una relazione con Giorgio, individuo alquanto losco, dal quale si è staccata dopo aver conosciuto Marco. Ma la relazione non è rimasta senza conseguenze: dopo qualche tempo Diana dà alla luce una bimba. Disperata, ella si rivolge alla sorella, la quale si sacrifica ancora una volta: ella fingerà che la bimba sia sua figlia. Diana e Marco si sposano: Marisa, dopo aver affidato la bambina ad una balia, si allontana da Roma. Grazie al sacrificio di Marisa, i due sposi vivono felici fino al giorno in cui Giorgio, conosciuta l’esistenza della bimba, ricatta dapprima Marisa, poi Diana. In una drammatica discussione, avvenuta tra le due sorelle e Giorgio, Diana, impadronitasi della rivoltella del ricattatore, l’uccide, poi fugge Marisa, trovata presso il cadavere, viene accusata di omicidio. Diana, presa dal rimorso, s’avvia al Commissariato per costituirsi, ma rimane vittima di un incidente stradale. Prima di morire confessa a Marco le proprie colpe e muore invocando il suo perdono. Marisa, liberata, trova all’uscita Marco e la bambina, che corre a gettarsi nelle sue braccia.