STORIA DI UNA MINORENNE (1956)

STORIA DI UNA MINORENNE (1956)

Anno 1956

Paese Italia

Durata 86 minuti

Genere Drammatico

Regia Piero Costa

Attori Tony Amendola, Antinea, Paola Barbara, Ughetto Bertucci, Guido Celano, Nella Colombo, Franca Dominici, Alberto Farnese, Irene Genna, Carla Foscari, Nino Marchesini, Gino Leurini, Livio Lorenzon, Piero Pastore, Luisa Rivelli

Data uscita N.D.

Fotografia Raffaele Masciocchi

Musica Angelo Francesco Lavagnino, Carlo Savina

Sceneggiatura Piero Costa, Guido Malatesta

Trama
Rossana è cresciuta nella casa dell’industriale Sandri, del quale ella crede di essere la figlia: in realtà l’industriale e sua moglie l’hanno sempre trattata come tale. Il figlio di un altro industriale s’innamora di Rossana, la quale però, essendo innamorata di un musicista, non ricambia l’amore del giovanotto. D’altra parte anche il padre del giovane innamorato è contrario alle aspirazioni sentimentali del figliolo e per indurlo a rinunciare al suo sogno d’amore, gli rivela che Rossana non è la figlia di Sandri. Quando aveva appena un anno, Rossana è stata abbandonata da sua madre, che l’ha lasciata alla porta dell’orfanotrofio: Sandri è soltanto il padre adottivo. Il piovane si rifiuta di credere a questa storia romanzesca, ch’egli ritiene essere una calunniosa favola; ma il padre riesce a rintracciare la vera madre di Rossana, una povera donna, che vive in un baraccone da fiera, facendo la cartomante. Frattanto anche Rossana, dal racconto di una rivale maligna, apprende qual’è la sua vera origine. Sconvolta dalla rivelazione, la ragazza fugge a precipizio con la macchina e subisce un incidente. Trasportata in una clinica, ella sente nascere in sé il desiderio di conoscere la sua vera madre e ne parla al musicista, ch’è venuto a trovarla. Aiutata da lui, rintraccia la madre: l’incontro è commovente, ma la povera donna riflette che se prendesse la figliola con sé, condannerebbe la fanciulla, cresciuta tra gli agi, all’infelicità. Ella vorrebbe quindi scomparire, far perdere le sue tracce. L’intervento dei genitori adottivi serve ad appianare le difficoltà: la povera donna spiega le ragioni che l’hanno indotta ad abbandonare la creatura, aggiungendo però ch’ella ha poi rimpianto e condannato la decisione presa. I Sandri accolgono generosamente nella propria casa la donna, ch’essi considerano ormai come un membro della famiglia. Quanto a Rossana, ella lascerà ben presto la madre e i genitori adottivi per sposare il suo musicista.

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