Snack bar Budapest (1988)

Snack bar Budapest (1988)

Anno 1988

Paese Italia

Durata 105 minuti

Genere Commedia

Regia Tinto Brass

Attori Raffaella Baracchi, Valentine Demi, Giuditta Del Vecchio, Giancarlo Giannini, Philippe Leotard, Sylvie Orlier, Katalin Murani, François Négret, Giorgio Tirabassi

Data uscita N.D.

Fotografia Alessio Gelsini Torresi

Montaggio Tinto Brass

Musica Zucchero Fornaciari

Sceneggiatura Tinto Brass

Trama
In un pomeriggio d’inverno, l’avvocato accompagna all’ospedale di una località balneare la propria amica Milena, che dovrà abortire. Lui è un mezzo fallito, già radiato dall’albo per aver schiaffeggiato in udienza un magistrato e che ora vivacchia facendo il consulente di loschi uomini di affari. Gli è stato proposto di fiancheggiare a pagamento un certo Molecola. Costui è un diciassettenne utopista e maniacale, che a capo di una banda di teppisti e picchiatori, oltre che di sfrontate ragazze da marciapiede, coltiva un suo sogno faraonico: quello di trasformare la città in un immenso lunapark. L’ avvocato, affascinato dalla fredda determinazione del ragazzo – che con tutti i suoi è in attesa dell’arrivo dal Portogallo di un idolo, Faffo, per il quale sono pronti una festa e fuochi d’artificio, decide di collaborare con lui. Nel frattempo, Molecola ha distrutto un cinema e comprato, sotto minacce e pressioni, alberghi vari. Ma quella che sarebbe dovuta essere una notte di festa e di allegria si tramuta in tragedia: Molecola ha deciso di sfrattare una coppia che gestisce lo Snack Bar Budapest. Per una strana fatalità, essa è la medesima che l’avvocato difendeva in aula nel processo che gli è costata la radiazione (lui è un camionista italiano, lei è una di Budapest, fortunosamente fuggiti dall’Ungheria, poi implicati in una questione di danaro). Ora l’avvocato, recatosi nella locanda per convincerne i gestori a sloggiare, insieme all’amico Sapo (con cui condivide la sua grama vita e la stessa amante Milena), si trova costretto a prendere le difese di quella gente. Con un ferro da stiro uccide Papera (il braccio destro di Molecola), cui egli stesso aveva aperto la porta dello Snack e poi, aiutato da Sapo, ne trascina il cadavere fino al mare. Ma Molecola non perdona: la banda assedia il locale, i fuochi d’artificio si alternano ai proiettili, Sapo viene ferito e, all’ultimo incontro con Molecola, l’avvocato gli spara uccidendolo. I due fuggono in sidecar per andare a riprendere Milena. Ma nel frattempo la ragazza è stata uccisa nel suo letto da qualcuno della gang dei delinquenti. Con quel corpo inerte fra le braccia di Sapo, l’avvocato riprende la toga, mentre nell’alba il mitico Faffo – in realtà nulla più che un giovanotto borioso e pacchianamente vestito come un piccolo boss di malaffare attende furente che qualcuno si decida a venire a prenderlo, troppo tardi comunque per una festa, di cui egli ignora ancora tutta la gravità degli eventi.

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