Noi donne siamo fatte così (1971)
Noi donne siamo fatte così (1971)
Anno 1971
Paese Italia
Durata 112 minuti
Genere Commedia
Regia Dino Risi
Attori Monica Vitti, Carlo Giuffré, Enrico Maria Salerno, Ettore Manni, Jean Rougeul, Michele Cimarosa, Jacques Stany, Michel Bardinet, Tom Felleghy, Filippo De Gara, Alberto Plebani, Greta Vayan, Vittorio Vittori, Ettore Geri, Luigi Zerbinati, Renzo Marignano, Ileana Riganò, Clara Colosimo, Pupo De Luca, Pasquale Fasciano, Orazio Stracuzzi, Nello Ascoli, Aldo Farina
Data uscita N.D.
Fotografia Carlo Di Palma
Montaggio Alberto Gallitti
Musica Armando Trovajoli
Sceneggiatura Age, Furio Scarpelli, Dino Risi, Ettore Scola, Rodolfo Sonego, Luciano Vincenzoni, Giuseppe Catalano
Trama
Film in 12 episodi. “Et dominus venit”: Suor Katherine si esibisce in uno spettacolo di musica beat suscitando lo sgomento di un cardinale presente in sala. “Una giornata lavorativa”: Una suonatrice di piatti, che deve eseguire in un concerto solo tre battute, è convinta di aver lungamente lavorato. “Romantica”: Zoe, un’estetista romagnola delusa in amore, espone le sue pene ad un professore di liceo e finisce con il concederglisi. “Mamma”: Annunziata, madre di ventidue figli, ne partorisce un altro mentre viene intervistata a proposito del controllo delle nascite. “Schiava d’amore”: Teresa, una claudicante violinista, non riesce a staccarsi dal rozzo suonatore ambulante al quale ha legato la sua vita. “Il mondo cammina”: Alberta e Fernando, coniugi siciliani di idee evolute, dopo aver confessato pubblicamente le reciproche evasioni amorose finiscono con l’uccidersi a vicenda. “Vietnam”: Eliana, corrispondente di guerra ferita durante un bombardamento, insulta un importante uomo politico venuto a visitarla in ospedale. “La motocicletta”: Erika, motociclista acrobata, si presta, per centomila lire, a soddisfare gli strani desideri di un anziano ammiratore. “Cuore di padrone”: Palmira, una combattiva sindacalista, si lascia turlupinare dal padrone, il quale si rivela più sensibile alla morte del proprio cane che alla sorte delle sue dipendenti. “Agata”: In aereo, durante una tempesta, la sofisticata hostess Agata, dopo aver tranquillizzato i passeggeri stranieri invoca in dialetto barese la propria santa protettrice. “Chiamate Roma 21-21”: Fulvia si rivolge ad una rubrica radiofonica per denunciare un’inesistente violenza subìta ad opera di tre bruti, con la speranza di incitare costoro a violentarla veramente. “L’allumeuse”: Alcuni clienti di un ristorante si sentono eccitati dagli sguardi sognanti che sembra rivolgere loro Laura: in realtà ella è cieca.
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