MIGUELIN (1964)
MIGUELIN (1964)
Anno 1964
Paese Spagna
Durata 87 minuti
Genere Commedia
Regia Horacio Valcarcel
Attori José Luis Blanco, Jose’ Castell, Antonio Cuadrado, Rafael Cortés, Alberto Domarco, Manuel Dominguez Luna, Maria De La Riva, Juan Antonio Elices, Rufino Ingles, Luis Maria Hidalgo, Chris Huerta, Francisco José Huetos, Mary Leyva, Rosa Fuster
Data uscita N.D.
Fotografia Francisco Fraile
Montaggio Pedro del Rey
Musica Manuel Gracia
Sceneggiatura Horacio Valcarcel, Joaquin Aguirre Bellver
Trama
Gli abitanti di un villaggio spagnolo sono costrett, a causa della perdurante carestia, a vendere i loro somarelli; ne approfitta Pablon, acquistandoli a prezzi stracciati. Soltanto il piccolo Miguel, affezionatissimo al suo Sornione, non acconsente a disfarsene. In paese c’è un uomo poverissimo che Don Bruno, il parroco, riesce a sfamare privandosi dell’indispensabile. Ma anche i suoi pochi soldi finiscono e per procurarne altri Miguelin si mette a far la questua. La cassettina però resta tristemente vuota, finché stanco, il bimbo s’addormenta e sogna di essere uno dei Magi in viaggio verso Betlemme, al quale i compagni consentono di fermarsi un momento al villaggio a far del bene. Al risveglio Miguelin vende il proprio somarello a Pablon, e consegna il ricavato a Don Bruno, senza fargli parola del sacrificio compiuto. Un suo coetaneo, che lo ha scorto nell’atto di privarsi di Sornione, è colpito dal gesto e – essendo figlio dell’unico benestante del paese, don Carlos, proprietario di un negozio – chiede al padre i permesso di vendere la propria bicicletta. L’uomo glielo rifiuta, impegnandosi in cambio a ritrovare Pablon e a ricomprargli il somarello di Miguel. Purtroppo, dopo aver conciato per le feste, con un calcio, il suo nuovo padrone, Sornione è scappato in un bosco e, per quanto Miguel e i suoi amici lo cerchino, di lui sembra scomparsa ogni traccia. Sconsolato, il bimbo torna al villaggio, ma una sorpresa lo attende: Sornione è tornato nella sua vecchia stalla. Fuori, intanto, comincia fnalmente a cadere, dopo una lunga siccità, la tanto invocata pioggia.