LA CATENA DELL’ODIO (1955)

LA CATENA DELL’ODIO (1955)

Anno 1955

Paese Italia

Genere Drammatico

Regia Piero Costa

Attori Ursula Andress, Anita Angius, Ezio Bianchelli, Renato Baldini, Ughetto Bertucci, Vittorio Braschi, Memmo Carotenuto, Mario Cianfanelli, Giorgio Costantini, Patrizia De Filippi, Rina Dei, Manlio Della Pria, Fulvia Franco, Loris Gizzi, Marc Lawrence, Mauro Matteucci, Vincenzo Milazzo, Maurizio Olivieri, Renato Paoletti, Narciso Parigi, Aldo Pini, Hélène Rémy, Umberto Spadaro, Bruno Vecchi, Attilio Martella, Livio Lorenzon

Data uscita N.D.

Fotografia Raffaele Masciocchi

Musica Franco D’Achiardi

Sceneggiatura Piero Costa, Luigi Bonelli, Gian Maria Cominetti, Guido Malatesta, Ruggero Maccari

Trama
Braschi direttore di una cava di marmo, approfitta dell’assenza del padrone Santelia ch’è ammalato, per condurre gli affari nel proprio esclusivo interesse, in modo da compromettere gl’interessi degli operai. Licenziati in blocco, questi occupano la cava: essi trovano un difensore nell’ingegner Ferri, costruttore di una teleferica, il quale decide di perorare la loro causa presso il padrone. Recatosi alla dimora del Santelia, non lo trova, ma può parlare con Elena, la di lui figliola. Elena no sa nulla della questione, ma, attratta dai modi energici del giovane ingegnere, promette d’interessarsene e si reca al paese dei cavapietre. La ragazza vorrebbe licenziare Braschi, ma costui resiste ed ingaggia lavoratori disoccupati. Ma i maneggi di Braschi non hanno successo, ed altrettanto vano è un tentativo di sabotaggio alla teleferica, il cui unico difetto è di mettere in pericolo l’incolumità dell’ingegnere Ferri, facendo palpitare il cuore di Elena, più che mai solidale col giovanotto. Il loro accordo è messo a dura prora quando giunge in paese una procace biondina che afferma di essere la moglie di Ferri. Elena, delusa, rinuncia all’azione comune e dà carta bianca a Braschi, che gongola. Ma si tratta soltanto di un equivoco: la biondina è un’ex amante di Ferri, venuta a congedarsi definitivamente da lui. Per impedire agli operai di scendere in paese, Braschi ricorre ad un atto di sabotaggio alla diga, poi tenta inutilmente di fuggire coi, danari della cassa. Il guardiano della diga, succube di Braschi, muore nel tentativo di salvare dalle acque la propria figliola e così si redime. Elena e l’ingegnere sono più che mai uniti da reciproco affetto ed anche gli operai vedranno alla fine accolte le loro giuste richieste.

Link streaming Cloudvideo
Link streaming Supervideo