Io sono il Capataz (1950)

Io sono il Capataz (1950)

Anno 1950

Paese Italia

Genere Musicale

Regia Giorgio Simonelli

Attori Renato Rascel, Silvana Pampanini, Virgilio Riento, Marilyn Buferd, Luigi Pavese, Vittorio Duse, Nino Crisman, Bruno Corelli, Mario Pisu, Kiki Urbani, Vickie Henderson, Sophia Loren, Carlo Delle Piane, Alberto Sorrentino, Mario Volpicelli, Bruno Smith, Attilio Torelli, Maria Piazzai, Adriano Ambrogi, Oscar Andriani, Dale Arden, Giulio Battiferri, Giulio Donnini, Rina Dei, Angelo Dessy, Franco Jamonte, Guglielmo Leoncini, Armando Furlai, Claude Marchant, Arnaldo Mochetti, Franco Pesce, Giovanni Petti, Amalia Pellegrini, Riccardo Foti, Giovanni Onorato, Guido Morisi, Corrado Nardi

Data uscita N.D.

Fotografia Tonino Delli Colli, Riccardo Pallottini

Montaggio Elsa Dubbini

Musica Felice Montagnini, Armando Fragna

Sceneggiatura Adriano Bolzoni, Marcello Marchesi, Vittorio Metz

Trama
Per la sua bassa statura Uguccione non riesce a trovare un impiego qualsiasi. Un giorno, per un seguito di circostanze, è scambiato per il famoso C6, pericoloso agente rivoluzionario, e trasportato, per via aerea, insieme al suo amico Erasmo, nel Parazuela. Qui Uguccione, che ha preso il nome di Rascelito Villa, assume il comando delle truppe rivoluzionarie, occupa la capitale e s’insedia come dittatore. Egli, però è soltanto un fantoccio nelle mani dei ministri, che governano con metodi terroristici. Rascelito crede che il popolo lo adori; ma un giorno è costretto a rendersi conto della reale situazione. Il popolo lo odia, i ribelli, capeggiati da Rosa de Fuego, vogliono ucciderlo. Per salvarlo, Erasmo fa credere al popolo che Rascelito non è Rascelito, ma un suo fratello gemello, Pancho, venuto ad uccidere il tiranno. Imprigionato sotto il nome di Pancho, Rascelito, attraverso un passaggio segreto, passa dalla prigione alle sue stanze e viceversa. Sotto le spoglie di Pancho, si mette a capo degli insorti, penetra nel palazzo del governo arresta i ministri e finge d’uccidere Rascelito, cioè un manichino. Acclamato liberatore, Pancho rinuncia al potere, per vivere accanto a Rosa de Fuego, che l’ama.

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