Il tempo delle mele 2 (1982)

Il tempo delle mele 2 (1982)

Anno 1982

Paese Francia

Durata 110 minuti

Genere Commedia

Regia Claude Pinoteau

Attori Sophie Marceau, Pierre Cosso, Claude Brasseur, Brigitte Fossey, Lambert Wilson, Alexandre Sterling, Alexandra Gonin, Denise Grey, Sheila O’Connor, Jean Philippe Leonard

Data uscita N.D.

Fotografia Edmond Séchan

Montaggio Marie-Josèphe Yoyotte

Musica Vladimir Cosma

Sceneggiatura Claude Pinoteau, Danièle Thompson

Trama
Dal “Tempo delle mele” (n. 1), sono passati due anni. I ragazzi si sono fatti signorine e giovanotti. Vic, la protagonista, soffre inguaribilmente del suo solito problema di incomunicabilità con i genitori, di ansiosa attesa del principe azzurro. Papà dentista ottiene un importante riconoscimento nel campo scientifico e raggiunge il successo, che ora però lo mette di fronte ad una scelta: o seguire la sua stella, che lo porterebbe lontano dalla famiglia, o rimanersene dove si trova, povero provincialino semi sconosciuto. Egoista com’è, sceglierà di percorrere la via del successo. Se ne rammarica la moglie, disegnatrice di fumetti, con la quale le cose non vanno mai molto bene. Preoccupazione di entrambi “i vecchi”, come li chiama Vic, è quella benedetta figliola che ogni giorno ne combina qualcuna e li fa rimanere in ansia. Sono equivoci, più che altro causati dalla esuberanza ed imprudenza giovanile sua e del gruppo al quale appartiene. Le prime effusioni sentimentali, le prime cotte con relative crisi di gelosia e ripicche amorose accomunano gli appartenenti al gruppo di Vic. Anche lei ne è coinvolta e passa da uno all’altro degli amici allo scopo di farsi maggiormente desiderare da quello che più le sta a cuore, Philippe. Vic ha due amiche del cuore, Penelope e la sorellina Samanta: la prima è disinvolta fino a sfiorare la spregiudicatezza, ma le sue sono più che altro pose e millanterie adolescenziali. La piccola, che frequenta con profitto la scuola di danza classica, non si limita più a procurare gli alibi alle grandi, ma partecipa a modo suo alle avventure amorose con iniziative “audaci” (“Ormai ho tredici anni!”). In Vic c’è della Penelope, almeno nelle aspirazioni, e della Samanta, almeno in una certa immaturità; ma soprattutto “sintetizza in sé gli atteggiamenti più comuni degli adolescenti della sua età”. La bisnonna Poupette, sempre scanzonata ed anticonformista (è il modo per mantenersi “giovane”…), si sposa con un coetaneo e la coppia Vic e Principe Azzurro, dopo alterne vicende e bizze orgogliose, alla fine si riconcilia tra abbracci e baci.

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