IL RITORNO DELLE AQUILE (1985)

IL RITORNO DELLE AQUILE (1985)

Anno 1985

Paese Gran Bretagna

Durata 91 minuti

Genere Avventura

Regia John Frankenheimer

Attori Michael Caine, Lilli Palmer, Michael Consdale, Victoria Tennant, Mario Adorf, Anthony Andrews, Andrew Bradford, Alexander Kerst, Bernard Munch, Carl Rigg

Data uscita N.D.

Fotografia Gerry Fisher

Montaggio Ralph Sheldon

Musica Stanislas Syrewicz

Sceneggiatura John Frankenheimer

Trama
Verso la fine della guerra, il generale delle SS Heinrich Clausen, da tempo disgustato dal nazismo, ha ammassato una somma enorme, sottraendola alle rapine ordinate da Hitler nei vari Paesi. Egli si è avvalso della collaborazione di due suoi ufficiali (Kesler e Von Tibbot). Con loro decide di inviare una lettera al figlio – un bambino che vive con la madre Athene – affidando lettera e denaro ad una staffetta, affinché rechi il tutto in Svizzera, al sicuro presso la banca Manfredi. Dopo di che, nel “bunker” berlinese, Causen uccide i due ufficiali e si toglie la vita. Quaranta anni dopo, l’architetto Noel Holcroft, che vive negli Stati Uniti con la madre Athene (passata a seconde nozze con un cittadino americano), viene contattato dalla banca in questione ed invitato ad un incontro di Ginevra dove, aperta la lettera, apprende che egli ed i figli dei due ufficiali su indicati sono eredi di ben quattro miliardi e mezzo di dollari che, tuttavia, per espressa volontà dei rispettivi padri, dovranno essere destinati a risarcire oggi, in qualche modo, le vittime dei crimini del Fuhrer. Dopo qualche esitazione, Noel accetta. Già sul Lago Lemano c’è qualcuno che ne sta spiando le mosse e qualche incidente si produce (a New York un uomo, che lo aveva cercato per comunicazioni urgenti, viene trovato assassinato), mentre la stessa madre dell’architetto gli consiglia di evitare fastidi e rischi. L’uomo ucciso (un certo Peter Baldwin) aveva dato per telefono a Noel un appuntamento a Londra e qui egli incontra sia un agente britannico (Leighton, che appare interessato al caso), sia Miss Helden (figlia di Von Tibbot, ora di cognome Tennyson) e con lei si reca dal capo di un’organizzazione per la quale la ragazza lavora (è l’ex-fedelmaresciallo tedesco Oberts), poiché questi vuole essere rassicurato circa le intenzioni di Noel per la distribuzione del denaro (del quale, a sua dire, i vari servizi segreti sono bene al corrente). Comincia da allora una serie di incontri, di scontri e di avventure. Noel conosce John Tennyson (il fratello di Helden) e tutti e tre partiranno alla ricerca dell’altro membro del terzetto di ebrei (un certo Jurgen Hass, figlio di Kesler, che John scoverà a Berlino nelle vesti di un direttore d’orchestra). Mentre intanto la libreria di Athene Holcroft viene fatta saltare in aria (e la donna è salva per miracolo), Noel e soci comprendono che altri puntano all’eredità. Ad un certo momento, l’architetto viene aggredito ed inseguito ed Helden rapita. Poi si ritroveranno con John: ciò che a loro preme è che sia possibile firmare al più presto tutti insieme in Svizzera i documenti necessari all’accettazione del lascito. Si scoprirà in seguito che l’attentato alla libreria è opera del perfido Jurgen e che Athene è stata fatta salvare da Oberts, con il quale la donna è in ottimi rapporti da molto tempo, mentre intanto Noel ed Helden (ora sono innamorati) nel corso del loro viaggio verso Ginevra sono allontanati su strada, spiati da un elicottero ed infine sequestrati e chiusi in una villa, da cui però li farà fuggire l’agente Leighton (il quale in realtà lavora per Oberts). John si reca in casa del generale tedesco, ne scopre le trame (per l’esattezza, Oberts non vuole affatto che Noel firmi i documenti ginevrini) e fa fuori lui e la donna. Finalmente il patto viene firmato, ma John rivela a questo punto il suo vero volto: lui è in possesso di una lista, contenente i mille nomi che al mondo più contano ed è lui che ambisce con il denaro a una “leader-ship” mondiale, di inequivocabile marca dittatoriale. Dopo alterne vicende John viene ucciso; Helden, legata al fratello da un affetto morboso ed in tutto d’accordo con lui (malgrado l’amore simulato nei confronti di Noel), si suicida, il malvagio Jurgen Hass è smascherato. Noel tornerà alla sua professione di architetto, per fare uso del denaro lasciato dal defunto padre, nel rispetto delle reali intenzioni di quest’ultimo.

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