IL PENTITO (1985)
IL PENTITO (1985)
Anno 1985
Paese Italia
Durata 120 minuti
Genere Drammatico
Regia Pasquale Squitieri
Attori Franco Nero, Tony Musante, Erik Estrada, Max von Sydow, Rita Rusic, Marino Masé, Ivo Garrani, Imma Piro, Philippe Le Marie, Giuseppe Mannajuolo, Tommaso Palladino, Gianfranco Salemi, Giuseppe Rizzo, Tony Sperandeo, Francesco Torrisi, Venantino Venantini, Luigi Uzzo, Mario Granato, Enrico Maisto, Luigi Montini, Anna Orso, Rick Battaglia, Marina Berti, Salvatore Billa, Roberto Caporali, Claudine Auger, Mario Erpichini, Bernard Faber, Irina Carletti, Sasha D’Arc, Antonio De Leo, Marcello Filotico, J. Emmanuele Gartmann, Fabio Mastrantonio, Denis Pekarev, Cristina Piras, Alessandro Spadorcia, Santi Bellina, Bjorn Hammer
Data uscita N.D.
Fotografia Silvano Ippoliti
Montaggio Mauro Bonanni
Musica Ennio Morricone
Sceneggiatura Pasquale Squitieri, Franco Marotta, Lino Jannuzzi, Orazio Barrese, Laura Toscano
Trama
Anni ’70: crack del finanziere Spinola, assassinio di un avvocato milanese che si occupa di mafia, uscita dal carcere di un capo-mafia, Vanni Ragusa. Con un finto rapimento il bancarottiere Spinola viene trasportato in Sicilia per un “redde rationem” ai boss di “Cosa Nostra”, che gli hanno affidato immense fortune e dai quali viene rispedito in America, perché inetto e inutile. Evasione dall’Ucciardone di Don Salvo Lercara, capo-mafia di Corleone e inizio di un selvaggio regolamento di conti di cui sono vittime i mafiosi della cosca rivale, i quali gli contendono – con modi forse un po’ meno sbrigativi dei suoi – il controllo del traffico di armi e droga. Si salva avventurosamente Vanni Ragusa, che ripara in America, dove apprende l’uccisione di suo figlio e del fratello. Angosciato per la sorte della moglie e dell’altro figlio, esposti all’eccidio, accetta l’estradizione in Italia e promette al giudice Falco, che conduce l’indagine insieme all’F.B.I., di parlare purché gli vengano garantiti la protezione dei familiari superstiti e il ritorno in America dopo l’interrogatorio, come avviene. Ne seguono retate a non finire di mafiosi della cosca di Corleone e l’arresto di un magistrato, che ricorre al suicidio per evitare l’infamia. A chi è servito l’enorme dispiego di mezzi e di forze della grande operazione clamorosa? Allo Stato? O al troncone mafia momentaneamente perdente in attesa di ricostruirsi?
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