Il mattatore (1959)

Il mattatore (1959)

Anno 1959

Paese Francia, Italia

Durata 104 minuti

Genere Commedia

Regia Dino Risi

Attori Vittorio Gassman, Dorian Gray, Anna Maria Ferrero, Peppino De Filippo, Mario Carotenuto, Alberto Bonucci, Fosco Giachetti, Luigi Pavese, Mario Scaccia, Fanfulla, Armando Bandini, Erminio Spalla, Nando Bruno, Linda Sini, Aldo Bufi Landi, Mimmo Poli, Ignazio Leone, Walter Santesso, Gianni Baghino, Enzo Petito, Enzo Cerusico, Vincenzo Talarico, Luisa Bixio, Salvatore Cafiero, Piera Arico, Armando Annuale, Andrea Petricca, Enrico Glori, Mario Frera, Pierugo Gragnani, Dina De Santis

Data uscita N.D.

Fotografia Massimo Dallamano, Sandro D’Eva

Montaggio Eraldo Da Roma

Musica Pippo Barzizza

Sceneggiatura Sandro Continenza, Ruggero Maccari, Ettore Scola

Trama
Un uomo di misero aspetto, dopo aver confabulato con un compare cui indica un nome dall’elenco telefonico, va a trovare Gerardo. Ha bisogno di soldi e gli propone l’acquisto di un candeliere d’argento. Allorché Gerardo si allontana per rispondere alla chiamata telefonica del compare, il truffatore sostituisce il pacchetto contenente il candeliere con un altro, ma mentre sta per andarsene Gerardo lo ferma: “C’è tanta gente, e hai scelto proprio me!”, gli dice ridendo, e prende l’aria di un maestro che catechizza lo scolaro. Alla mente del truffatore s’affaccia il ricordo del carcere, in cui ha certamente conosciuto quell’uomo. L’altro glielo conferma: sì, lui è proprio Gerardo, l’artista. E inizia il racconto delle sue brillanti gesta. È stato in prigione una volta, ma da allora in poi l’ha sempre fatta franca, portando a compimento le più fantastiche truffe. Da giovane ha fatto l’attore di varietà e ha sofferto la fame, ma quell’esperienza non è stata inutile. Ha imparato allora a imitare gli atteggiamenti e l’aspetto dei vari personaggi che, di volta in volta, si è trovato a dover impersonare per raggirare le sue vittime. Sulle scene del varietà ha conosciuto Annalisa, la quale s’è illusa di riuscire a sposarlo e a riportarlo sulla retta via. All’opera di redenzione ha dovuto rinunciare, ma non ha rinunciato a sposarlo. Per strapparlo ad Elena, complice di Gerardo, Annalisa s’è piegata ad aiutarlo lei stessa nelle sue disoneste imprese. Per la truffa del matrimonio Annalisa si è offerta di sostituire Elena ed è riuscita a farsi sposare sul serio, chiamando un vero prete a celebrare le nozze, che dovevano essere una burla ideata da Gerardo. Questi si è rassegnato allo scherzo di cui è stato vittima, ma ora ricorda all’ascoltatore che non bisogna fidarsi delle donne, né degli amici. L’altro approva, ma aggiunge che non bisogna fidarsi neppure dei truffatori e tira fuori un paio di manette: è un Commissario di polizia. Ma al volante dell’auto di polizia c’è Chinotto e il presunto Commissario è un complice. Si tratta di uno stratagemma architettato da Gerardo per sfuggire alla moglie.

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