IL MAGISTRATO (1959)
IL MAGISTRATO (1959)
Anno 1959
Paese Italia
Durata 105 minuti
Regia Luigi Zampa
Attori Antonio Acqua, Maurizio Arena, Ignazio Balsamo, Julia Caba Alba, Francesco Casaretti, Claudia Cardinale, Salvatore Cecere, Ana María Custodio, Arrigo Forti, Manuel Guitián, Fausto Guerzoni, Ana Mariscal, Arturo Maghizzano, Rino Genovese, Geronimo Meynier, Silvana Moschioni, Roberto Rey, François Périer, Jacqueline Sassard, Luis San Martin, Louis Seigner, Massimo Serato, José Suárez, Ventura Olle’, Aldo Vasco
Data uscita N.D.
Fotografia Manuel Merino, Gábor Pogány
Montaggio Mario Serandrei
Musica Renzo Rossellini
Sceneggiatura Luigi Zampa, Massimo Franciosa, Pasquale Festa Campanile
Trama
Il dott. Morandi, giovane magistrato, che esercita le sue funzioni in una grande città marittima, è chiamato ad istruire il processo contro lo scaricatore Orlando di Giovanni, il quale, disperato per non aver ottenuto lavoro nel porto, ha affrontato il collocatore dei portuali, Amilcare Greppi, il quale notoriamente procura lavoro soltanto dietro lauto compenso. I due si picchiano e Greppi, malconcio e ferito, finisce all’ospedale, dove muore in seguito alle ferite. Orlando è accusato di omicidio; ma il dott. Morandi si rende conto che, dati i maneggi disonesti della vittima ed il suo atteggiamento provocante, l’omicida avrebbe diritto a fruire di molte attenuanti. L’omertà, che vige tra i lavoratori del porto, impedisce però agli altri scaricatori di testimoniare a favore dell’omicida. Il giudice si vede quindi costretto dalle circostanze ad assumere nei riguardi dell’imputato un atteggiamento di inesorabile severità, che ripugna alla sua coscienza al punto da indurlo a presentare le proprie dimissioni. A spingerlo alla grave risoluzione ha contribuito anche un’altra triste vicenda. Giunto in sede, il dott. Morandi era andato ad abitare presso una famiglia borghese, i Bonelli, composta di padre, madre e due figlioli, Carla e Luciano. Il padre, Luigi, uomo onesto, ma debole, avendo perduto il posto che aveva presso una società di assicurazioni, non era riuscito a trovare un altro lavoro onesto e decoroso. Assillato dalla moglie, Luigi aveva finito con l’accettare l’offerta di un certo Ugo, equivoco maneggione, che gli aveva procurato un impiego redditizio, ma connesso al contrabbando. Lo stesso Ugo era riuscito a traviare la figlia di Bonelli, Carla, della quale s’era fatta un’amante. Alla fine Luigi, resosi conto della situazione, s’era sottratto all’obbrobrio, asfissiandosi col gas insieme a tutti i suoi. Il Procuratore cerca di indurre il giudice a ritirare le dimissioni, e ci riesce: Morandi s’è infatti persuaso che, malgrado le circostanze avverse, potrà sempre rendere qualche servigio al prossimo, adempiendo onestamente il proprio mandato.
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