FIORILE (1992)
FIORILE (1992)
Anno 1992
Paese Francia, Germania, Italia
Durata 123 minuti
Genere Drammatico
Regia Vittorio Taviani
Attori Galatea Ranzi, Claudio Bigagli, Michael Vartan, Athina Cenci, Lino Capolicchio, Renato Carpentieri, Chiara Caselli, Giovanni Cassinelli, Giancarlo Carboni, Pier Paolo Capponi, Sergio Albelli, Mario Andrei, Norma Martelli, Fritz Mueller, Paul Muller, Dominique Proust, Laura Scarimbolo, Laurent Schilling, Massimo Salvianti, Consuelo Ciatti, Guido Cioli, Juraj Chmel, Sergio Dagliana, Salvatore Corbi, Carlo Luca De Ruggieri, Constanze Engelbrecht, Ciro Esposito, Elisa Giani, Adelaide Foti, Massimo Grigò, Marco Giorgetti, Giovanni Guidelli, Andrea Kaemmerle, Massimo Tarducci
Data uscita N.D.
Fotografia Giuseppe Lanci
Montaggio Roberto Perpignani
Musica Nicola Piovani
Sceneggiatura Vittorio Taviani, Paolo Taviani, Sandro Petraglia
Trama
Sull’autostrada corre una macchina: un bambino e una bambina arrivano in Toscana da Parigi con i genitori per conoscere il nonno, che vive solo in una casa sulla collina. Si chiamano Benedetti, ma durante una sosta del viaggio, i bambini scoprono che la gente li chiama Maledetti… Tutta colpa di una vecchia leggenda – è costretto a spiegare loro il padre – la leggenda dell’oro… Tutto cominciò due secoli fa, quando l’armata di Napoleone scese in Italia e giunse in Toscana… La cassa del reggimento è affidata ad un tenente, giovane, bello e pieno di ideali, Jean: il suo destino, proprio su queste colline, si incontra e si intreccia tragicamente con quello della famiglia Benedetti. Una famiglia povera di contadini che conta due figli, Elisabetta e Corrado. Elisabetta e Jean si conoscono e si amano: “Fiorile” la chiama lui, dal nome rivoluzionario del mese di Maggio che li ha fatti incontrare. Corrado, all’insaputa della sorella, ruba la cassa delle monete d’oro. La legge di guerra è ferrea: all’alba Jean viene fucilato. Elisabetta disperata giura che non avrà pace finché non avrà fatto vendetta su chi ha causato la morte di Jean. Elisabetta non riuscì a compiere la sua vendetta: morì dando alla luce il figlio di Jean – continua a raccontare il padre ai due bambini – Ma fu dopo cento anni, come dice la leggenda, che una sua discendente compì la vendetta per lei. Si chiamava Elisa. Una splendida villa medicea è ora la prestigiosa dimora dei Benedetti, divenuti ormai i ricchi signori della zona. Stanotte – siamo agli inizi del Novecento – la villa è tutta illuminata: si dà un grande pranzo allestito alla maniera dei Medici. L’evento farà parlare di Alessandro, volitivo e ambizioso, cui non basta più possedere: vuole anche governare, essere eletto deputato del Regno. Al suo fianco sono Renzo, il fratello minore, fragile e puerile, e Elisa appunto, straordinariamente somigliante a Elisabetta: il suo destino si rivela analogo a quello della sua antenata. I due fratelli le impediscono in segreto di vivere la sua storia d’amore con Elio, un giovane del luogo, troppo semplice per i progetti ambiziosi di Alessandro.