Ai confini della realtà (1983)

Ai confini della realtà (1983)

Anno 1983

Paese USA

Durata 97 minuti

Genere Fantasy

Regia George Miller

Attori Dan Aykroyd, Albert Brooks, Vic Morrow, Doug McGrath, Charles Hallahan, Rainer Peets, Kai Wulff, Sue Dugan, Debby Porter, Steven Williams, Annette Claudier, Joseph Hieu, Al Leong, Stephen Bishop, Thomas Byrd, Vincent J. Isaac, William B. Taylor, Domingo Ambriz, Michael Milgrom, Eddy Donno, John Larroquette, Norbert Weisser, Scatman Crothers, Bill Quinn, Martin Garner, Selma Diamond, Helen Shaw, Murray Matheson, Peter Brocco, Priscilla Pointer, Scott Nemes, Tanya Fenmore, Evan Richards, Laura Mooney, Christopher Eisenmann, Richard Swingler, Alan Haufrect, Cheryl Socher, Elsa Raven, Kathleen Quinlan, Jeremy Licht, Kevin McCarthy, Patricia Barry, William Schallert, Nancy Cartwright, Dick Miller, Cherie Currie, Bill Mumy, Jeffrey Bannister, John Lithgow, Abbe Lane, Donna Dixon, John Dennis Johnston, Larry Cedar, Charles Knapp, Byron McFarland, Christina Nigra, Lana Schwab, Margaret Wheeler, Eduard Franz, Margaret Fitzgerald, Jeffrey Weissman, Jeffrey Lampert, Frank Toth, Carol Serling

Data uscita N.D.

Fotografia Stevan Larner, Allen Daviau, John Hora

Montaggio Malcolm Campbell, Michael Kahn, Tina Hirsch, Howard E. Smith

Musica Jerry Goldsmith

Sceneggiatura John Landis, George Clayton Johnson, Richard Matheson, Melissa Mathison, Jerome Bixby

Trama
“Time Out” – Un americano bianco parla a sproposito dei tedeschi, dei neri, degli ebrei e dei “musi gialli”. Una specie di nemesi fantastica gli fa scontare la sua presunzione: viene trattato da ebreo, da negro, e via dicendo, entrando con la fantasia-realtà in mondi a lui sconosciuti. “Kick the Can” – Un vecchio di colore, ricoverato nell’istituto Sunnyvale con alcuni suoi coetanei, opera una strana magia: fa ritornare bambini quei poveri vecchi che si lamentano continuamente della loro condizione di emarginati. Ora possono giocare e divertirsi come ai bei tempi, ma non sono ancora felici, perché anche l’infanzia ha le sue pene. Il vecchio ne trarrà un importante insegnamento: l’importante è rimanere giovani di spirito perché è meglio essere quello che si è con una mente una fresca e giovane. Con un po’ di buona volontà i suoi nuovi amici impareranno a non avere paura della vecchiaia. “It’s a Good Life” – Ellen, giovane insegnante, si aspetta sempre qualcosa di nuovo: un giorno le arriva. Incontra un bambino, Anthony, che la invita a casa sua nel giorno del suo compleanno. Quella di Anthony è una casa particolare, in cui avvengono fatti stranissimi, spettacolari, ai limiti del cattivo gusto. A produrli è Anthony, dotato di poteri magici parapsicologici che caccia, ad esempio, la sorella nel mondo dei cartoni animati, fa comparire mostri e spettri. Secondo il bambino quando si avvera un desiderio si deve gioire, ma Ellen comincia a non esserne più convinta… “Nightmare at 20.000 Feet” – Su un aereo di linea è imbarcato un passeggero in preda alla fobia da volo: quest’uomo sembra pazzo, dice di vedere un essere mostruoso che sta mettendo fuori uso un motore del velivolo e si appresta a ripetere la stessa operazione sul secondo motore. Fortunatamente il pilota riesce ad atterrare all’aeroporto più vicino. La revisione dell’aereo però rivelerà i guasti subiti, dando credito alle visionarie fantasticherie di colui che aveva “visto” il mostro attentatore alla vita dei passeggeri, prima di eclissarsi velocemente tra le stelle.

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