L’albero, il sindaco e la mediateca (1993)
L’albero, il sindaco e la mediateca (1993)
Anno 1993
Paese Francia
Durata 101 minuti
Genere Commedia
Regia Eric Rohmer
Attori Pascal Greggory, Arielle Dombasle, Fabrice Luchini, Clémentine Amouroux, François-Marie Banier, Michel Jaouen, Jean Parvulesco, Françoise Etchegaray, Galaxie Barbouth, Jessica Schwing, Raymonde Farau, Manuella Hesse, Solange Blanchet, Mathe Pillaud
Data uscita N.D.
Fotografia Diane Baratier
Montaggio Mary Stephen
Musica Sébastien Erms
Sceneggiatura Eric Rohmer
Trama
Il sindaco di Saint-Juire-en-Vendée, Julien Dechaumes, eletto tra le file del partito socialista, ha un progetto grandioso: dotare il villaggio di un centro culturale e sportivo, che comprenda, oltre ad una piscina e ad un teatro, una biblioteca, una videoteca e una sala per esposizioni, il tutto raggruppato in una “mediateca”. I suoi rapporti con Parigi gli hanno permesso di trovare i soldi necessari e tutto andrebbe per il meglio, se… Se poco prima delle elezioni cantonali del marzo 1992 la maggioranza presidenziale non si fosse trasformata in minoranza; se dopo la sua sconfitta alle cantonali Julien non si fosse improvvisamente innamorato di una scrittrice, Bérénice Beaurivage, convinta sostenitrice della vita in città; se il maestro Marc Rossignol non si fosse invaghito di un salice centenario, piantato nel bel mezzo del terreno da costruire e raffigurante, insieme al lontano profilo del villaggio, un quadro “degno di Ruysdael”; se Blandine Lenoir, giornalista del mensile Dopodomani, volendo registrare una trasmissione di Francia-Cultura sulla rilevanza del caso nella storia, non avesse inavvertitamente disinserito la sua segreteria telefonica e non si fosse trovata nell’ufficio del direttore nel medesimo momento di Julien Dechaumes e non le fosse venuta così l’idea di fare un servizio sul sindaco, il suo villaggio e la sua mediateca; se la stessa Blandine non si fosse trovata fuori Parigi al momento della composizione del numero, lasciando al direttore la possibilità di sopprimere per ragioni inconfessabili la quasi totalità dell’articolo e di dare risalto solo alla posizione del maestro Marc Rossignol; se la figlia di quest’ultimo, Zoé, superdotata, non avesse per caso conosciuto la figlia del sindaco e non avesse trovato così l’occasione di esporre a Dechaumes le proprie idee sull’organizzazione dello spazio rurale; se infine un funzionario troppo zelante, per routine o per ordine, non si fosse reso conto come il terreno prescelto fosse inadatto a qualsiasi edificazione, a meno di costose lavorazioni…