La vera vita di Antonio H. (1994)
La vera vita di Antonio H. (1994)
Anno 1994
Paese Italia
Durata 93 minuti
Genere Commedia
Regia Enzo Monteleone
Attori Alessandro Haber, Alessandra Acciai, Patrizia Piccinini, Adriana Innocenti, Giancarlo Maestri, Maria Paiato, Stefano Viali, Beatrice Kruger, Doris von Trury, Raffaella Lebboroni, Moni Ovadia, Michele Placido, Monica Scattini, Carolina Salomé, Maria Amelia Monti, Giuliana De Sio, Ennio Fantastichini, Massimo Ghini
Data uscita N.D.
Fotografia Arnaldo Catinari
Montaggio Cecilia Zanuso
Musica Mimmo Locasciulli
Sceneggiatura Enzo Monteleone, Alessandro Haber
Trama
L’attore Antonio Hutter recita, in un teatro decadente e con l’ausilio di un nastro registrato con applausi, la sua vita: figlio di un ebreo-romano assai tollerante e di una bolognese cattolica, vive l’infanzia in Israele, dove durante la sua prima apparizione teatrale esordisce facendosi la pipì addosso. Trasferitosi a Verona, è sommerso dall’onda dei film sexy anni ’60. A scuola va malissimo, tanto che il padre gli compra la licenza media. Affascinato dal cinema si esalta nel vedere il successo di Dustin Hoffman nel film “Il laureato”: anche lui come il protagonista non è un tipo aitante. Nel ’68 e negli anni di piombo, mentre una delle sue donne addirittura ospita dei terroristi, lui pensa solo al cinema, e decide di trasferirsi a Roma, dove ritrova un ex compagno d’armi e sollecita registi e produttori per ottenere una qualsiasi particina, importunando persino Godard e Welles. Gira i suoi primi film, tra cui una scena in “Il conformista” di Bertolucci, per la quale Trintignant lo complimenta ma che viene tagliata al momento dell’uscita del film. Moretti lo chiama solo per giocare a tennis, e lui si consola amoreggiando regolarmente con le sue conquiste al Drive In. Per quattro anni convive burrascosamente con Giuliana De Sio, e perde la visione delle finali di Mennea e della Simeoni alle Olimpiadi di Mosca per salvarla dal suicidio. Ma ecco la grande occasione. Scorsese lo chiama a New York per il film “Toro Scatenato”, ma un motociclista lo investe e resta in coma tre settimane, quindi la parte nel film viene affidata a Joe Pesci. Ridotto a scrivere poesie e ad iscriversi ad un corso di tip tap, di cui dà un frenetico saggio. Antonio fugge improvvisamente via dal teatro: una telefonata lo avvisa che Coppola lo aspetta a Cinecittà per un provino.