Idioti (1998)

Idioti (1998)

Anno 1998

Paese Danimarca

Durata 107 minuti

Regia Lars von Trier

Attori Paprika Steen, Bodil Jorgensen, Jens Albinus, Anne Louise Hassing, Troels Lyby, Nikolaj Lie Kass, Henrik Prip, Luis Mesonero, Louise Mieritz, Knud Romer Jorgensen, Anne-Grete Bjarup Riis, Louise B. Clausen, Hans Henrik Clemensen, Lone Lindorff, Regitze Estrup, Lotte Munk, Marina Bouras, Julie Wieth, Lillian Tillegreen, Birgit Conradi, Albert Wickmann, Peter Froge, Bent Sorensen, Jesper Sonderaas, Ditlev Weddelsborg, Svend Erik Plannthin, Toreen Meyrowisch, Palle Lorentz Emiliussen, Axel Schmidt, Iris Alboge, Michael Moritzen, Anders Hove, Jan Elle, Jens Jørn Spottag, John Martinus, Lars Bjarke, Ewald Larsen, Christian Friis, Lis Bentepetersen, Katrine Michelsen, Erno Muller, Claus Strandberg, Erik Wedersoe, Kirsten Vaupel

Data uscita N.D.

Fotografia Lars von Trier

Montaggio Molly Marlene Stensgård

Musica Camille Saint-Saens

Sceneggiatura Lars von Trier

Trama
Un gruppo di giovani si riunisce in un piccolo paese della Danimarca con un obiettivo molto particolare: hanno deciso di fare gli “idioti”, di assumere comportamenti da ritardati mentali e presentarsi così nei ristoranti, nelle case, in altri luoghi del quartiere. Casualmente a loro si unisce Karen che, all’inizio perplessa, si lascia poi coinvolgere dalla situazione. Il gruppo alloggia nella grande villa che Stoffer ha ricevuto in consegna dallo zio perché ne curi la vendita. Arrivano dei compratori, che vengono scoraggiati dalla prospettiva della vicinanza di una casa di ricovero per handicappati mentali. Arriva lo zio per controllare il lavoro svolto, ma capisce che qualcosa non va, ammonisce il nipote e va via. Il gruppo va di casa in casa, e, una volta, riceve la visita di un emissario di un comune vicino che fa la proposta di trasferire in quel territorio gli handicappati in cambio di una somma di denaro. Stoffer respinge il funzionario con violenza e a sua volta cade in preda ad un attacco di bile. Ripresosi, accoglie la proposta degli altri di organizzare una festa per il proprio compleanno. Il gioco finale lo sceglie lui, ed è quello dell’ammucchiata. Non tutti intendono partecipare. Anzi tra Josephine e Jeppe nasce un timido, ma forte sentimento d’affetto. Poco dopo arriva il padre di Josephine che, nonostante i tentativi di alcuni, porta via la figlia che ha problemi psichici. Per il gruppo è un brutto momento. Stoffer ritiene che sia il momento che ciascuno torni nelle proprie sedi e lì si comporti da idiota. Tocca ad Axel, che però rifiuta di presentarsi da moglie e figlio in vesti di scemo. Tocca allora ad Henrik, che è insegnante e sul momento accetta. Ma, una volta in aula con alcune anziane colleghe davanti, non ce la fa e si comporta come sempre. Karen allora ringrazia tutti, dice che è il momento di tornare a casa e chiede a Susanne di accompagnarla. La madre e le sorelle la accolgono con freddezza: Karen ha perduto il figlio piccolo, e non ha avuto la forza di presentarsi al funerale. Arriva il marito, che quasi non la guarda. Si mettono a tavola. Tutto è gelo, e allora Karen fa l’idiota. Il marito le dà uno schiaffone. Susanne la prende per mano e insieme lasciano la casa.

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