Zelig (1983)

Zelig (1983)

Anno 1983

Paese USA

Durata 78 minuti

Genere Commedia

Regia Woody Allen

Attori Woody Allen, Mia Farrow, John Buckwalter, Marvin Chatinover, Stanley Swerdlow, Paul Nevens, Howard Erskine, Richard Whiting, Will Hussong, Mary Louise Wilson, Sol Lomita, Erma Campbell, Robert Berger, Jack Cannon, Marshall Coles Sr., Stephanie Farrow, Sharon Ferrol-Young, Bernie Herold, Jeanine Jackson, Richard Litt, John Rothman, Deborah Rush, Stanley Simmonds, Theodore R. Smits, Kuno Sponholz, Jean Trowbridge, Dimitri Vassilopoulos, Ellen Garrison, Sherman Loudermilk, Elizabeth Rothschild, Marianne Tatum, Garrett Brown, Charles Denny, Michael Kell, Irving Howe, Saul Bellow, Susan Sontag, George Hamlin, Alice Beardsley, Robert Iglesia, Ed Lane, Paula Trueman, Peter McRobbie, Michael Jeter, Eli Resnick, Edward McPhillips

Data uscita N.D.

Fotografia Gordon Willis

Montaggio Susan E. Morse

Musica Dick Hyman

Sceneggiatura Woody Allen

Trama
Leonard Zelig nato a New York, figlio di una matriarca e di un fallito attore yiddish, è un poveraccio con un’insaziabile sete di affetto, che risale alla sua triste infanzia di emarginato ebreo. Invece di carezze e baci ha ricevuto in sovrabbondanza bastonate: “Mio fratello mi bastonava, mia madre bastonava me e mio fratello. I vicini bastonavano la mia famiglia, mia madre, mio fratello e me…” Questa carenza affettiva porta Zelig a identificarsi psicologicamente e fisicamente con le persone che incontra: è un camaleonte umano. Con un suonatore nero di jazz diventa suonatore di jazz e nero; con dei campioni di baseball diventa anch’egli campione di baseball; diventa obeso con gli obesi, indiano con gli indiani… Diventa sosia perfino del papa Pio XI, e disturba Hitler mentre arringa una folla di nazisti. Medici e psichiatri si interessano al suo caso e fra tutti, si prende speciale cura di Zelig una giovane psichiatra: Eudora Fletcher. Così Zelig diventa anch’egli psichiatra e sostiene di aver avuto divergenze con Freud. Del caso Zelig si interessano i mass media: nascono i pupazzi “Zelig”, si balla il “camaleon”. Nel frattempo, è intervenuta una sorella di Zelig, che, assieme al suo amante, ha fiutato un’ottima occasione di far soldi, sfruttando il camaleontismo del fratello. Sottrae Zelig agli psichiatri e lo esibisce in pubblico negli Stati Uniti e all’estero. Tutte le personalità dell’epoca roosveltiana vogliono conoscere Zelig. Finalmente, dopo un episodio di sangue, Eudora Fletcher riesce a riavere Zelig, lo avvia alla guarigione, si innamora di lui e sembrano ormai prossime le nozze. Ma, ecco, da varie parti degli Stati Uniti si fanno avanti numerose donne, affermando di essere state sposate dall’uomo-camaleonte e di aver avuto figli da lui: esigono perciò il risarcimento dei danni. Zelig, prima idolatrato, ora è bersaglio dell’odio popolare. Dovrà affrontare un processo, ma, prima che inizi, scompare e si rende irreperibile. Eudora però non si dà per vinta. Le è sembrato di individuare Zelig in una riunione di nazisti. Parte per la Germania e, in un grande raduno a Monaco, riesce a scoprire e incontrare il suo Zelig. Ritornano in America con un aereo guidato da Zelig, trasformato in aviatore, che batte il record di trasvolata atlantica con l’apparecchio capovolto. Zelig è acclamato come un trionfatore in un immenso corteo nella Quinta Strada di New York. Ora Eudora si tiene ben stretto il suo Zelig e corona il suo amore col matrimonio.

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