UNA VITA SPEZZATA (1986)
UNA VITA SPEZZATA (1986)
Anno 1986
Paese Spagna
Durata 105 minuti
Genere Giallo
Regia Hervé Hachuel
Attori Tony Curtis, Irene Miracle, Scott Paulin, Patty Shepard, Fernando Telletxea, Kate Vernon, José Luis Gómez, Gregg Henry
Data uscita N.D.
Fotografia Ricardo Chara
Montaggio Eduardo Biurrun
Musica Phil Mashall
Sceneggiatura Alvaro De La Huerta
Trama
L’americano Philip Banter, un giovane scrittore fallito, vive a Madrid con la moglie Elizabeth e lavora svogliatamente alle dipendenze del ricco suocero, il finanziere Charles Foster, che lo detesta. Tutta la vita di Philip è presentemente in crisi, anche il suo matrimonio: i suoi rapporti con la moglie si sono guastati, il giovane, che beve moltissimo, è spesso in preda a penose allucinazioni, che lo sconvolgono. Elizabeth è preoccupata per lui, e il padre le ripete che il marito è pazzo e bisogna farlo curare seriamente. Intanto Bobby Prescott, un antico corteggiatore, cerca di conquistare Elizabeth con ogni mezzo, e presenta a Philip la seducente Brent Hollday, per far nascere una relazione fra di loro e provocare così una definitiva rottura fra i due coniugi. Sempre più ubriaco, Philip è molto confuso fra allucinazioni e realtà: crede a volte di vivere fra risse e fughe, fra adulteri suoi e di sua moglie, e non capisce qual’è la verità. In un momento di forte tensione, Foster riesce a far firmare alla figlia una richiesta di internamento del marito in una clinica, in cui sarà affidato alle cure di un medico amico del suocero. Ma appena ricoverato, il giovane riesce a fuggire e a nascondersi, mentre Elisabeth, che il padre voleva convincere a partire per una vacanza con Bobby, all’ultimo si rifiuta di farlo. Ormai convinto di essere vittima di una diabolica macchinazione, Philip arriva finalmente a scoprire la verità: Foster è pazzo e, per liberarsi dell’odiato genero, ha organizzato, con l’aiuto di vari complici (Bobby, Brent, il medico) un perfido piano, che dovrebbe far impazzire veramente il suo nemico, per toglierlo di mezzo con un internamento definitivo, oppure col suicidio, in modo di riappropriarsi completamente dell’unica figlia. Dattiloscritti e nastri incisi, destinati a sconvolgergli la mente, cadono in mano a Philip, e gli dimostrano che stavolta non si tratta di allucinazioni. Ma ora che Elizabeth, riunita al marito, respinge Foster, questi, cercando invano di trascinarla via con sé, finisce sotto un vagone della metropolitana e muore.