QUALCHE GIORNO CON ME (1988)

QUALCHE GIORNO CON ME (1988)

Anno 1988

Paese Francia

Durata 131 minuti

Genere Commedia

Regia Claude Sautet

Attori Daniel Auteuil, Sandrine Bonnaire, Jean-Pierre Marielle, Dominique Lavanant, Danielle Darrieux, Vincent Lindon, Thérèse Liotard, Gerard Ismael, Tanya Lopert, Philippe Laudenbach

Data uscita N.D.

Fotografia Jean-François Robin, Jean-Paul Meurisse

Montaggio Jacqueline Thiédot

Musica Philippe Sarde

Sceneggiatura Claude Sautet, Jérôme Tonnerre, Jacques Fieschi

Trama
Martial, dimesso da una clinica psichiatrica, torna a casa a Parigi dove l’attendono la madre che, con l’aiuto del socio amante George ha diretto la redditizia azienda familiare, e la moglie Lucy, che gli è da tempo infedele e lo tradisce con Paul che pure lavora nella ditta. Martial sembra intenzionato a riprendere i suoi affari: viene incaricato di visitare alcune città di provincia dove le filiali della sua azienda non danno i profitti che dovrebbero. L’uomo si reca per primo a Limoges, dove il gestore del grande magazzino di sua proprietà, il sig. Fonfrin, l’accoglie con malcelata freddezza: lo stesso dicasi per sua moglie, che tuttavia finge simpatia per lui. Per circostanze curiose Martial si ritrova a cena dai due coniugi e qui conosce gli amici della coppia: un prefetto, con la moglie poco portata per la vita di società; Regine, sorella della padrona di casa, con l’amante commissario, e la servetta di casa Francine. Martial, che ha scoperto grossi ammanchi nei libri contabili di Fonfrin, decide di stabilirsi nella città, di affittarsi un appartamento e di viverci con Francine di cui si è innamorato. Inizia a fare spese per la giovane, conosce i suoi amici e il suo ragazzo, Fernand, per il quale trova un posto nel magazzino gestito da Fonfrin. Tutto procede al meglio; Martial ha acquistato nuove energie; Francine lo asseconda sempre. Sembra che i due si amino davvero e Fernand accetta la cosa di buon grado. A Parigi però la madre di Martial è preoccupata: si finge malata grave e fa richiamare il figlio al suo capezzale. Questi abbandona Francine con un biglietto e ritorna a casa cambiato totalmente: caccia l’amante-socio della madre, che è un impostore, chiede il divorzio dalla moglie Lucy e cede le sue azioni agli altri soci e per lui tiene solo il magazzino di Limoges. Infine torna nella cittadina ma ad attenderlo non c’è Francine: lei, indignata per la sua partenza improvvisa, si è messa con Rocky, un malavitoso, e adesso lavora con lui in un bar. Martial la implora di tornare con lui ma la ragazza non vuole poiché Rocky la minaccia e poi non si fida più del ricco parigino. Martial allora piomba in un profondo stato di depressione e non vuole vedere più nessuno. Gli amici di Francine, la sorella di questa Georgette, Regine, Fernand, gli stessi Fonfrin sono in ansia per lui: Francine è incerta. Ma una sera, nel locale di Rocky, si ritrovano tutti: Fernand, che non ha accettato che la ragazza si sia messa con Rocky, si reca nel bar e nel retrobottega lo accoltella. Martial, che aveva intuito la reazione si precipita sul posto, afferra il coltello di Fernand e fa scappare il disgraziato: si prenderà lui la colpa dell’omicidio. Così lo trovano gli amici e la stessa Francine, che ha capito che il vero colpevole è Fernand. Martial accetta di buon grado di essere internato nell’ospedale psichiatrico, a consolarlo ci saranno le sporadiche visite di Francine.

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