Una vampata d’amore (1953)

Una vampata d’amore (1953)

Anno 1953

Paese Svezia

Durata 99 minuti

Genere Drammatico

Regia Ingmar Bergman

Attori Harriet Andersson, Åke Grönberg, Annika Tretow, Hasse Ekman, Gunnar Björnstrand, Anders Ek, Gudrun Brost, Erik Strandmark, Curt Löwgren, Kiki, Åke Fridell, Majken Torkeli, Vanja Hedberg, Conrad Gyllenhammer, Mona Sylwan, Hanny Schedin, Michael Fant, Naemi Briese, Julie Bernby, Lissi Alandh, Karl-Axel Forssberg, Mats Hådell, Erna Groth, Agda Helin, Olav Riégo, Goran Lundquist, John Starck

Data uscita N.D.

Fotografia Sven Nykvist, Hilding Bladh

Montaggio Carl-Olov Skeppstedt

Musica Karl-Birger Blomdahl

Sceneggiatura Ingmar Bergman

Trama
Albert è il direttore di un misero e piccolo circo, sempre in viaggio da una città all’altra: una squallida vita condivisa dalla sua amante, la giovane e capricciosa Anne, dal clown Frost con la moglie Alma e da altri guitti sempre affamati e senza soldi. Albert è diretto verso la cittadina dove abita sua moglie Agda, che ha abbandonato tre anni prima. Durante il tragitto Frost racconta ad Albert l’umiliazione subita anni prima da lui e da sua moglie Alma. Frost si era gettato in mare per salvare sua moglie da un branco di militari scatenati e, nuda, appesa al collo, aveva tentato di riportarla al circo, lungo una dolorosa via crucis. Alla fine era crollato, con la moglie, sul cammino del suo Calvario e, più morti che vivi, gli altri guitti li avevano riportati al circo. La vicenda dolorosa della coppia Frost-Alma preannuncia quella umiliante di Albert-Anne. Albert è ormai stanco del suo misero girovagare e anche del difficile rapporto con Anne, sebbene la ami e ne sia geloso. Ma la vita gli riserva solo umiliazioni. La prima la riceve dai teatranti della città, quando deve presentarsi al direttore Sjuberg per chiedere in prestito dei costumi, e viene trattato arrogantemente, con spregio, da collega spiantato. Al confronto con i teatranti stabili, per la prima volta Albert capisce che il guitto girovago striscia nel fango. Poi le guardie municipali gli sequestrano i cavalli: sembra che la propaganda degli spettacoli del circo contamini la città. I guitti rimangano nel loro ghetto. Quando infine Albert visita la moglie Agda, è ricevuto con fredda cortesia e alla domanda di rimanere con lei per vivere una vita decorosa e stabile riceve il deciso rifiuto della donna e Albert si trova di nuovo solo sulla strada. Intanto Anne, furiosa di gelosia per la visita di Albert alla moglie, lo tradisce con Frans. Il nuovo amante beffeggia Anne con un falso amuleto e in uno scontro diretto con Albert lo umilia dinanzi a tutto il personale del circo e al pubblico, schiacciandolo nella polvere. Beffato e deluso, Albert tenta inutilmente di suicidarsi. Sfoga la sua esasperazione uccidendo un orso. Quindi riprende rassegnato il suo cammino con Anne, come Frost con Alma e gli altri guitti, negli squallidi carrozzoni: una monotona, triste carovana.

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