PER LE VIE DELLA CITTÀ (1956)
PER LE VIE DELLA CITTÀ (1956)
Anno 1956
Paese Italia
Durata 70 minuti
Genere Comico
Regia Luigi M. Giachino
Attori Febo Conti, Gino Bramieri, Marisa Borroni, Polidor, Giovanni Piva, Furlanetto, Ivan Kioroglian, Mario Pirovano
Data uscita N.D.
Fotografia Umberto Pitscheider
Musica Carlo Alberto Rossi, Pino Spotti
Sceneggiatura Luigi M. Giachino, Gianni Comencini, Walter Alberti
Trama
Max Bottone è un istitutore studente del Collegio Zucconi, cui è affidata una classe di ragazzini, coi quali fraternizza. Max, che è un sognatore romantico, appassionato di storia del cinema è segretamente innamorato della signorina Fiorella, la segretaria del collegio, fa rivivere per i ragazzi i diversi personaggi delle vecchie comiche, a cominciare dal famoso innaffiatore innaffiato, che riproduce lui stesso ai danni del preside del collegio. Max deve condurre gli allievi ad un laboratorio, dove vengono costruiti automi. Durante il tragitto per le vie della città, le riprese di un cortometraggio pubblicitario richiamano alla mente dell’istitutore le vecchie comiche di Mack Sennet; gli inutili tentativi di un innamorato, che vuole incontrare la fanciulla amata, gli fanno ricordare i film di Ridolini; la gente in attesa di uno sposo offre il pretesto per ricordare “Polidor si sposa”. Dopo la visita al laboratorio, sulla via del ritorno, Max toglie a due alunni un giornale di fantascienza, che prende a leggere, Poco dopo gli accadi un incidente, per il quale s’addormenta e sogna di essere rapito da Stanlio e Olio in veste di marziani; nel sogno intervengono anche Fiorella e gli allievi. Max si risveglia mentre lo traggono da un tombino, in cui è caduto; poi sopraggiunge Fiorella, che lo rimprovera. Il povero Max, deluso, viene preso per mano dal più piccolo degli allievi, col quale s’incammina verso il collegio.
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