ORE 10 LEZIONE DI CANTO (1956)
ORE 10 LEZIONE DI CANTO (1956)
Anno 1956
Paese Italia
Durata 90 minuti
Genere Commedia
Regia Marino Girolami
Attori Celio Bucchi, Arturo Bragaglia, Grazia Careni, Franco Coop, Ezio Cristini, Pietro De Vico, Anna Di Lorenzo, Nyta Dover, Giorgio Gandos, Anna Algeri, Ernesto Almirante, Silvio Bagolini, Fiorella Battaglia, Sue Ellen Blake, Nana’ Noschese, Anna Garatti, Pina Gallini, Landa Galli, Enio Girolami, Janet Hugo, Nadia Marlowa, Elena Maseroli, Rosy Mazzacurati, Rita Oriolo Forzano, Virgilio Riento, Claudio Villa
Data uscita N.D.
Fotografia Bitto Albertini
Montaggio Franco Fraticelli
Musica Ovidio Sarra
Sceneggiatura Marino Girolami, Roberto Gianviti
Trama
Un giovane cantante, Claudio, con quattro amici musicisti, che compongono un’orchestrina, è stato scritturato da un albergo dell’Abetone, nella stagione invernale. Mentre la comitiva vi si reca, la vecchia automobile subisce un guasto e i musicisti sono costretti a chiedere temporaneamente ospitalità a Beniamino, guardiano di un collegio femminile. Pochi giorni dopo, la professoressa di canto del collegio, in seguito ad un infortunio capitatole, si trova nell’impossibilità di completare l’istruzione del coro delle allieve per il vicino Natale. Per sostituirla Beniamino pensa di ricorrere a Claudio, che presenta alla direttrice del collegio, facendole credere che si tratta di un professore di canto, suo cugino. La direttrice, in procinto di partire per Bologna, per accompagnare la professoressa, che entra in una clinica, assume senz’altro Claudio. Questi, col mento ornato da una barba posticcia, suscita l’interesse delle giovani allieve, ed in particolar modo quella di Rosy, per quanto essa simuli la più completa indifferenza. Il tranquillo ambiente del collegio è turbato poco dopo dall’arrivo dei quattro amici di Claudio, che restati all’Abetone, hanno perduto al gioco tutti i loro denari ed ora si spacciano per rappresentanti dell’O.N.U. in giro d’ispezione. Approfittando della dabenaggine del vicedirettore, i quattro organizzano nel collegio una festa da ballo, alla quale pone fine l’inatteso arrivo della direttrice. Questa vorrebbe consegnare i quattro bontemponi alla polizia; ma una vecchia canzone, cantata da Claudio, richiamando alla sua mente dolci ricordi della giovinezza, commuove la direttrice, disponendola all’indulgenza. I quattro se ne vanno liberi con Claudio, che parte felice, sapendosi amato da Rosy.