Cacciatori di dote (1961)

Cacciatori di dote (1961)

Anno 1961

Paese Italia

Durata 97 minuti

Genere Comico

Regia Mario Amendola

Attori Alberto Lionello, Lauretta Masiero, Aroldo Tieri, Raimondo Vianello, Riccardo Garrone, Gloria Paul, Tiberio Murgia, Alberto Talegalli, Peppino Di Capri, Fanfulla, Andrea Petricca, Enrico Glori, Manrico Melchiorre, Rossella Como

Data uscita N.D.

Fotografia Giuseppe Aquari

Montaggio Ettore Salvi

Musica Giorgio Fabor

Sceneggiatura Mario Amendola, Pipolo, Castellano

Trama
Manlio, guitto d’avanspettacolo, e Carlo, nobiluomo spiantato, aspirano entrambi a sistemarsi con un ricco matrimonio. Quando vengono a sapere che sta per tornare in Italia Alba Ibanez, una ex attricetta di rivista, erede dei miliardi lasciatele da un marito sudamericano molto opportunamente scomparso durante un naufragio. Carlo, finanziato dal suo maggiordomo Camillo che non meno del padrone auspica un miglioramento economico, giocando d’astuzia, convince l’avvenente e per nulla inconsolabile Alba a pernottare nella sua villa. Ma il piano riesce solo a metà. Insieme con Alba, infatti, Carlo è costretto ad ospitare il suo notaio Alfonso, la sua segretaria, l’autista e, come se non bastasse, il guitto Manlio, entrato subdolamente nelle simpatie della vedova. Ha inizio così una sorda ma accanita gara senza esclusione di colpi fra i due aspiranti mariti, gara che si complica per l’inatteso inserimento di un terzo incomodo: Alfonso. È lui ad aver provocato la morte, come egli stesso cinicamente confesserà, del marito di Alba per poi sposare la donna ed impadronirsi delle sue ricchezze. Temendo che i suoi piani falliscano per l’imprevista comparsa dei due dongiovanni da strapazzo, Alfonso non esita a minacciare di morte Alba se lei non acconsentirà a sposarlo immediatamente. Atterrita, ma non troppo, la vedovella previene le minacce del notaio con un cioccolatino al cianuro. Il decesso di Alfonso dà inizio al “tour de force” degli atterriti corteggiatori, i quali, continuamente pungolati da Alba, cercano maldestramente di nascondere il cadavere alla vista della polizia. La storia avrebbe certo una brutta fine se, all’ultimo momento, non si scoprisse che Alfonso non è morto per colpa di Alba. Resta insoluto un altro problema: chi sposerà la ricca vedova? Nessuno dei due pretendenti, bensì il compito e servizievole maggiordomo Camillo, dimostratosi all’altezza, sempre e dovunque, della situazione.

Link streaming Cloudvideo
Link streaming Supervideo
Link streaming Upstream