IL SEGNO DEL LEONE (1959)

IL SEGNO DEL LEONE (1959)

Anno 1959

Paese Francia

Durata 100 minuti

Genere Commedia

Regia Eric Rohmer

Attori Jess Hahn, Michèle Girardon, Van Doude, Paul Bisciglia, Gilbert Edard, Christian Alers, Paul Crauchet, Jill Olivier, Sophie Perrault, Stéphane Audran, Jean Le Poulain, Jean-Luc Godard, Macha Gagarine, Macha Meril, Françoise Prévost, Malka Ribowska, Jean-Marie Arnoux, Uta Taeger, Véra Valmont, José Varela, Fereydoun Hoveyda, Uann Groll, Enrico Fulchignoni, Gabriel Blonde, Daniel Crohem, Jean Domarchi

Data uscita N.D.

Fotografia Nicolas Hayer

Montaggio Anne-Marie Cotret, Marie-Josèphe Yoyotte

Musica Louis Saguer

Sceneggiatura Eric Rohmer, Paul Gégauff

Trama
Nella Parigi della fine degli anni Cinquanta, Pierre, un compositore quarantenne di origine austro-americana, conduce una vita da bohémien affidandosi alla sorte, più che al suo talento, ed è conosciuto da tutti nel suo quartiere, benché non abbia altri veri amici oltre Jean-François, giornalista del “Paris Match”. Una mattina di giugno, mentre sta ancora dormendo e sogna la partitura per la sua ultima Sonata, Pierre viene svegliato da un postino che gli porta una meravigliosa notizia: una sua zia, proprietaria di molte fabbriche tra la Germania e l’Austria, è morta lasciandogli tutto il suo patrimonio. Sconvolto dalla bella notizia, Pierre corre da Jean-François per farsi prestare il denaro sufficiente ad allestire un rinfresco nel suo piccolo appartamento. Sarà la sua festa d’addio: infatti la sua casa è stata venduta e lui deve lasciarla a giorni, ma ora potrà permettersi di alloggiare in albergo, mentre sceglierà il castello in cui trascorrere la sua esistenza. Alla festa intervengono tutti gli amici: Jean François, il pittore-filosofo Fred, Cathy, Chris e molti altri e i bagordi vanno avanti tutta la notte, senza curarsi delle lamentele del vicinato. Ora che è ricco può permettersi qualsiasi cosa, se lo multeranno, non sarà un problema. All’alba la comitiva si sposta dall’appartamento e va a fare un giro a Monmartre e lì, leggendo il suo oroscopo, lui è del segno del leone, Pierre scopre che in agosto per lui arriverà un grosso colpo di fortuna, preceduto da due mesi bui. Come spiegarsi allora l’improvvisa eredità? Dopo qualche tempo, Jean-François, tornato da un viaggio di lavoro nel Sahara non riesce più a trovare Pierre. Nessuno sa dove sia finito e in giro si mormora che la notizia dell’eredità non fosse vera e che la zia avesse cambiato il testamento in punto di morte, lasciando tutti i suoi averi ad un altro cugino di Pierre, Christian. Pierre, senza più un soldo, è costretto a rubare una mela per mangiare e non riesce nemmeno a trovare un lavoro. Disperato, un giorno incontra Toto, un barbone che, intenerito per la sorte di un uomo così imponente ridotto alla fame, lo adotta. I due formano un duo musicale e Pierre accompagna il suo nuovo amico mentre canta “La figlia del Reno” per i locali. Durante una di queste esibizioni, Jean-François riconosce l’amico che cerca senza esito da settimane, e gli comunica una notizia sensazionale: Christian è morto ed ora l’eredità spetta veramente a lui. Per Pierre è difficile crederci, ma del resto, che cosa diceva l’oroscopo?

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